Tutto quello che c’è da sapere sulla Maserati Bora, storica auto della casa italiana, prodotta dal 1971 al 1978: la scheda tecnica e il prezzo.
Tra le auto più iconiche mai realizzata un posto ce l’ha la Maserati Bora, una delle macchine sportive della casa del Tridente che ha fatto scuola. Prodotta dal marzo del 1971 al 1978, per un totale di 564 esemplari prodotti, la Bora fu il primo veicolo a montare un motore posteriore centrale. Come altre macchine coeve, come la Lamborghini Miura e la De Tomaso Mangusta, si tratta di una supercar biposto; a impreziosire il suo design, inoltre, ci ha pensato Giorgetto Giugiaro, che l’ha disegnata e studiata, esaltando prestazioni, aerodinamica, comfort e versatilità. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Maserati Bora: la scheda tecnica
Il progetto della Maserati Bora prese via dopo il 1968, quando la casa del Tridente venne acquisita dal gruppo Citroen, e questo venne assegnato all’Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Dopo la realizzazione di un primo prototipo in quell’anno, la versione definitiva venne presentata al Salone dell’auto di Ginevra nel 1971.
La Bora fu realizzata in un telaio monoscocca in acciaio, con un parte ausiliaria per sostenere il motore e la trasmissione. L’idraulica venne adattata per i freni a disco autoventilanti, il servosterzo, i fari a scomparsa, la frizione monodisco, la pedaliera regolabile e la colonna dello sterzo orientabile.
Per quanto riguarda il motore si optò per un V8 da 4.7 litri per una potenza di 310 cavalli da 6000 giri al minuto. La guida era estremamente confortevole, visto che l’abitacolo era silenzioso e il motore era molto elastico e faceva poco rumore. La velocità massima che poteva raggiungere la Bora era 280 km/h. Il cambio era a 5 marce ZF e insieme al motore esso era montato nel telaietto posteriore ausiliario alla monoscocca. Dal 1973 il motore fu leggermente modificato, con un 4.9 litri montato, prima solo per il mercato statunitense e poi, tre anni dopo, anche per quello europeo.
Per gli Stati Uniti la potenza era di 300 cavalli, mentre in Europa di 320. Gli esemplari prodotti dal 1971 al 1978 furono 564, 289 con motore 4.7 e i restanti con motore 4.9.
Il tetto era in acciaio spazzolato inossidabile, i vetri erano elettrici di serie e i sedili, però, erano regolabili solo in altezza. Il design era futuristico, con il muso che sembrava fatto apposta per fendere l’aria mentre si era in movimento. Le linee della carrozzeria erano pulite, ma il fianco sembrava molto robusto, adatto in ogni tipo di circostanza.
Gli interni della Maserati Bora erano basati su una coupè a due posti, con sedili non regolabili in lunghezza ma solo in altezza, e che facevano pensare a un’auto del futuro.
Maserati Bora: il prezzo e il valore
Con un concept avvenieristico, come era anche priorità della Maserati Merak, la Maserati Bora era un’auto unica nel suo genere. Tra quelle prodotte negli anni ’70, fu una supercar davvero futuristica, che fondeva ottime prestazione alla guidabilità estremamente confortevole.
Per quanto riguarda il suo valore, per i collezionisti e gli appassionati è un pezzo decisamente pregiato. Una Maserati Bora del 1972, per esempio, può valere dai 150mila ai 200mila euro, a seconda chiaramente delle condizioni dell’esemplare. Stessi prezzi o quasi si possono trovare per i modelli degli altri anni.
Esiste inoltre un modello molto particolare, prodotto in un unico esemplare, oltre ai 564. Si tratta del Boomerang, un prototipo realizzato da Giugiaro con carrozzeria a cuneo e meccanica ancora più radicale e futuristica.